< Pensieri (Leopardi)
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VI VIII

VII.

Havvi, cosa strana a dirsi, un disprezzo della morte e un coraggio piú abbietto e piú disprezzabile che la paura: ed è quello de’ negozianti ed altri uomini dediti a far danari, che spessissime volte, per guadagni anche minimi, e per sordidi risparmi, ostinatamente ricusano cautele e provvidenze necessarie alla loro conservazione, e si mettono a pericoli estremi, dove non di rado, eroi vili, periscono con morte vituperata. Di quest’obbrobrioso coraggio si sono veduti esempi insigni, non senza seguirne danni e stragi de’ popoli innocenti, nell’occasione della peste, chiamata piú volentieri «cholera morbus», che ha flagellata la specie umana in questi ultimi anni.

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