< Pensieri (Leopardi)
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XLVI XLVIII

XLVII.

L’uomo è condannato o a consumare la gioventú senza proposito, la quale è il solo tempo di far frutto per l’etá che viene, e di provvedere al proprio stato; o a spenderla in procacciare godimenti a quella parte della sua vita, nella quale egli non sará piú atto a godere.

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