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Mario Rapisardi - Pensieri e giudizi (1915)
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IX.
Detesto il femminismo che, sfrondato delle frasche onde lo va rinfronzolando la retorica interessata degli affiliati, si riduce ad una lega delle zitellone brutte e saccenti contro gli ominacci che non le hanno sposate.
Nelle donne venero la bontà, adoro la bellezza: due potenze educatrici e dominatrici, di cui le ha dotate la natura, e che le rendono irresistibili a tutte le forze individuali e sociali.
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