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Questo testo fa parte della raccolta Poesie varie (Marino)/I sonetti amorosi
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Peregrino pensier, ch’ardito e solo
traendo ovunque vai l’anima accorta,
dietro al vago desio che ti fa scorta
dal fondo del mio cor ti levi a volo;
teco ne vengo, e, per sottrarmi al duolo,
giunto al mio ben per via spedita e corta,
di lá dove su l’ali Amor mi porta
a le gran fami mie qualch’ésca involo.
O fido schermo agli amorosi affanni,
me come dolce, ombrando agli occhi il vero,
pietosamente insidioso inganni!
De’ tuoi furti mi vivo, e s’io non pèro,
s’ho conforto ai martír, ristoro ai danni,
tutto è sol tua mercé, caro pensiero.
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