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Vita tua è vita mia.
Tu lo sai: melanconia
mi tien fermo in sua balia;
non ti posso consolare.
5Tu m’hai detto: — Ov’io mi reco
voglio che tu venga meco.
— Oh, fratello, io sono cieco,
non ti posso seguitare.
— Vieni; è tanto lo sconforto
10che nel cuor misero porto!
— Oh, fratello, io sono morto
per il troppo dolorare!
— Nel mio nido ho un usignolo,
del suo canto mi consolo
15quando sono tutto solo
e ho desio di lacrimare.
— Oh, fratello, tu sei buono!
Il mio cuore, ecco, ti dono:
è più dolce di un perdono,
20è più bianco di un altare —.
Foglie morte, foglie morte
su la soglia delle porte
dove il cuore batte forte
e non fa che domandare.
25Or la luna se ne è andata
con la sua corte beata
tutta bianca e desolata
a dormirsene nel mare.
È così leggero il mio
30cuore, par fatto d’oblio!
Non ti pesi nell’avvio,
non ti voglia faticare.
Le tue mani sono monde
e le sue ferite fonde:
35le tue mani sieno sponde
al suo lento sanguinare.
Oh, il mio cuore è un usignolo,
che non canta quando è solo;
disiava un dolce brolo:
40or nel tuo si sta a cantare.