< Piccolo libro inutile
Questo testo è completo.
Ode all'ignoto viandante Sonata in bianco minore

 
Forse, Antonello, nostra sora Morte,
da la qual nullo uomo può scampare,
udendo quel tuo dolce sospirare
piana venne a le nostre anime assorte,

5poi che vedemmo le tre chiuse porte
ove i beati stannosi a pregare
e i mendichi non osano levare
occhi, in temenza della buona sorte?

Forse, Antonello, se desio di vita
10ci crebbe l’ora de le prime stelle
e un di piccoli orti vanimento

sì rassegnati al trasfiguramento
che le ingenue anime sorelle
non pensaronsi aver la via smarrita.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.