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Mario Rapisardi - Poemetti (1885)
L'avoltojo II
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Tratto non so da quali forze arcane
A spiar de la Notte il seno orrendo,
Solo, smarrito ne la selva immane,
Su l’orlo de l’abisso io mi protendo.
5Al fluttuare, al dileguar di strane
Fantasime i miei sensi avido aprendo,
Fragor d’opere e d’armi odo e tremendo
Suon d’infinite sofferenze umane.
Quanto il supplizio durerà? Rimbomba
10Vano il mio grido, come in vacua tomba;
Ghignan le Furie alla mia vita attorte :
Mentre con ritmo eternamente uguale,
In volo di pietà, con immense ale,
In fra la terra e il ciel passa la Morte.
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