< Poemetti (Rapisardi)
Questo testo è completo. |
Mario Rapisardi - Poemetti (1885)
L'impenitente XI
◄ | L'avoltojo IX | L'impenitente XII | ► |
Odio, nol nego, e di sì fosche bende
L’ira talor gli acri miei sensi allaccia,
Che con furor di flutti il cor si caccia
4Contro chi il giusto opprime e il vero offende.
Ma come prima a’ torvi occhi s’ affaccia
L’Idea che le mie notti unica accende,
Ecco, Amor torna, e in cerula bonaccia
8Sotto a lui la selvaggia anima splende.
Così, volgo maligno, entro il mio core,
Nell’opre mie, ne’ detti miei sfavilla
11Con alterna costanza odio ed amore :
Non l’amor tuo, che il mondo gabba e i santi;
Non l’odio tuo, che frigido distilla
14Da la lingua de’ preti e de’ pedanti.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.