< Poemetti (Rapisardi)
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L'impenitente XI
L'avoltojo IX L'impenitente XII

Odio, nol nego, e di sì fosche bende
L’ira talor gli acri miei sensi allaccia,
Che con furor di flutti il cor si caccia
4Contro chi il giusto opprime e il vero offende.

Ma come prima a’ torvi occhi s’ affaccia
L’Idea che le mie notti unica accende,
Ecco, Amor torna, e in cerula bonaccia
8Sotto a lui la selvaggia anima splende.

Così, volgo maligno, entro il mio core,
Nell’opre mie, ne’ detti miei sfavilla
11Con alterna costanza odio ed amore :

Non l’amor tuo, che il mondo gabba e i santi;
Non l’odio tuo, che frigido distilla
14Da la lingua de’ preti e de’ pedanti.

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