< Poemetti (Rapisardi)
Questo testo è completo. |
Mario Rapisardi - Poemetti (1885)
L'impenitente XII
◄ | L'impenitente XI | L'impenitente XIII | ► |
O dell’Etere padre, unico, immenso
Poter che tutto crei, tutto governi,
E in elettrici flutti il raro e il denso
4Vorticoso mutando, il tutto eterni;
Se inanellata in vincoli fraterni
A’ soli, a’ mondi esser mia vita io penso,
Della terra e del ciel comprendo il senso,
8La forza, i moti, i volgimenti alterni.
Ma se da te, dagli altri esseri scisso
Il mio stato io mi fingo, e la distesa
11Del ciel contemplo e il cieco uman soggiorno,
Nell’infinito baratro sospesa
L’anima si spaura, e non che intorno,
14Spalancar dentro a sé vede l’abisso.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.