< Poemetti (Rapisardi)
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L'impenitente XXII
L'impenitente XXI Nel triste asilo I

Ascenderò dei secoli la vetta;
De la Giustizia agiterò la face;
E con la fronte al vasto azzurro eretta,
4Alla terra ed al mar griderò: Pace !

Al grido mio si scoterà l’inetta
Ciurma (in pasto serbata al dio rapace)
Che libertà da’ suoi tiranni aspetta,
8E folta, in armi, al cenno lor soggiace,

Sonerà nel mio grido al suo commisto
L’impreeazion dei popoli traditi,
11L’onta e il rimorso dei pugnaci padri ;

Soneran l’ansie, i gemiti infiniti
Di tutti i figli, di tutte le madri,
14E il tuo sospiro, il tuo perdóno, o Cristo!

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