< Poemetti (Rapisardi)
Questo testo è completo. |
Mario Rapisardi - Poemetti (1885)
Nel triste asilo XXI
◄ | Nel triste asilo XX | Nel triste asilo XXII | ► |
Verrà : per quel poter che l’infinita
Mole perpetuamente urge e trasforma,
Sacra all’Idea che i novi animi informa,
4Veduta dal pensier, dal cor sentita,
Una specie verrà, che da la torma
Nostra, dagli anni e dal dolor contrita,
A più alti destini, a miglior forma
8Divinamente inalzerà la vita.
A te, stirpe sovrana, i ferrei nodi
Sciorran gli Enimmi, onde sì fiera in noi
11Lasciò la Sfinge i freddi artigli infissi;
Sveleran le Cagioni ultime a’ tuoi
Sguardi il semplice ordito, e in nuovi modi
14Regnerai con amor cieli ed abissi.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.