< Poemetti (Rapisardi)
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Nel triste asilo XXI
Nel triste asilo XX Nel triste asilo XXII

Verrà : per quel poter che l’infinita
Mole perpetuamente urge e trasforma,
Sacra all’Idea che i novi animi informa,
4Veduta dal pensier, dal cor sentita,

Una specie verrà, che da la torma
Nostra, dagli anni e dal dolor contrita,
A più alti destini, a miglior forma
8Divinamente inalzerà la vita.

A te, stirpe sovrana, i ferrei nodi
Sciorran gli Enimmi, onde sì fiera in noi
11Lasciò la Sfinge i freddi artigli infissi;

Sveleran le Cagioni ultime a’ tuoi
Sguardi il semplice ordito, e in nuovi modi
14Regnerai con amor cieli ed abissi.

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