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Giovanni Fantoni - Poesie (1913)
XXII. Alla cetra
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XXII
Alla cetra
Eco de’ miei lamenti,
cetra fedel, che tenti?
Spiegare il mio dolore
non può lo stesso Amore.
5Flebil tu cedi invano
all’ingegnosa mano:
querele imiti e pianti
con le corde tremanti.
Rispondi a’ miei sospiri
10con replicati giri;
ma quei che rende il suono
i miei sospir non sono.
Fille, l’amato bene,
lungi è da queste arene:
15spiegare il mio dolore
non può lo stesso Amore.
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