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XXV. Alla farfalla
Scherzi - XXIV. A Fille, chiedendo da bere Scherzi - XXVI. Per la malattia della signora M....

XXV

Alla farfalla

     D’ogni bel fiore amante,
quanto t’invidio mai,
farfalletta incostante!

     Il tuo volo non frena
5che il piacere, che sai
dolce libare a pena;

     o d’un modesto giglio
ti lusinga il candore,
e il vergineo vermiglio

     10d’una nascente rosa,
a cui promette Amore
l’auretta rugiadosa.

     È ver che infido lume,
su cui ronzando stai
15con le lascive piume,

     t’arde con finto giuoco;
ma almen morendo vai
nel desiato fuoco.

     Fille, qual farfalletta,
20cerco ne’ tuoi bei rai
l’ardente face eletta.

     Se m’arride la sorte,
m’invidieranno i numi
così beata morte!

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