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Giovanni Fantoni - Poesie (1913)
XXV. Alla farfalla
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XXV
Alla farfalla
D’ogni bel fiore amante,
quanto t’invidio mai,
farfalletta incostante!
Il tuo volo non frena
5che il piacere, che sai
dolce libare a pena;
o d’un modesto giglio
ti lusinga il candore,
e il vergineo vermiglio
10d’una nascente rosa,
a cui promette Amore
l’auretta rugiadosa.
È ver che infido lume,
su cui ronzando stai
15con le lascive piume,
t’arde con finto giuoco;
ma almen morendo vai
nel desiato fuoco.
Fille, qual farfalletta,
20cerco ne’ tuoi bei rai
l’ardente face eletta.
Se m’arride la sorte,
m’invidieranno i numi
così beata morte!
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