< Poesie italiane
Questo testo è stato riletto e controllato.
In morte del signor Carlo Micheli
al signor Giambattista Mutinelli
In morte del marchese Scipione Maffei Per la crocifissione di Giacopo Bellino

in morte

del signor carlo micheli

al signor

giambattista mutinelli

*


Ahi, che pur troppo l’arco piega e ’l tende,
E saette fatali ognor discioglie
Da certa corda avida Morte, e coglie
4Colà pur sempre, ove ferire intende!

     Come, allor che a la capra il sol discende,
l’una appo l’altra cadono le foglie,
Così le nostre vite; e le raccoglie
8Chi a le lagrime altrui mai non si rende.

     Forse noi pure, Amico, il colpo crudo
Spignerà in breve ne l’eterno esiglio,
11Nè ci varrà contr’ esso usbergo o scudo.

     Tu da la tua virtù prendi consiglio;
Ch’io securo gli oppongo il petto ignudo,
14E sì l’attendo con immobil ciglio.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.