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Giovanni Pontano - Poesie scelte (1874)
Traduzione dal latino di Pietro Ardito (1874)
Nenia terza
V VII

Nenia terza


lusinghiera e giocosa: canta la nutrice.


Queste poppe, o mio Lucietto,
Queste poppe io serbo a te.
To’ la destra del mio petto,
La sinistra resta a me.4

Pur singhiozza il mio Lucino,
E mutar gli piacerà:
La sinistra è tua, carino,
Mia la destra allor sarà.8

Anzi voglio tutte e due
Darti e più non lagrimar:
Cessa, o caro, e saran tue
Destra e manca per poppar.12


Lucio ha riso, e morsecchiato
Ei m’ha l’una e l’altra ancor.
Oh perchè tu mordi ingrato
Le mie poppe, o traditor?16

Mie le dico, e s’arrovella:
Cessa, o caro, e non t’irar;
Ti do questa poppa e quella,
Tutte e due te le vo’ dar.20

Or le suggi entrambe appieno,
Presto o alcun le ruberà,
E nel mio ricolmo seno
Ti nascondi e accorto sta.24

Nenia tertia


blanditoria et iocosa: nutrix canit.


Has ego Luciolo mammas, haec ubera servo.
Dextra mamma tua est, ipsa sinistra mea est.



Singultit sed Luciolus: mutare licebit:
Ipsa sinistra tua est, dextera mamma mea est.



Utraque sed potius tua sit: iam desine flere:
Desine, dextra tua est mamma, sinistra tua est.



Risit Luciolus, mammamque utramque momordit.
Tu ne meas mammas crudele, tu ne meas?



Iam saevit, quod dico meas: ne, candide, saevi:
Haec atque illa tua est, utraque mamma tua est.



Nunc, Luci, nunc suge ambas, ne quis malus illas
Auferat, et clauso scite reconde sinu.



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