O tu, che d’odio sacrosanto avvampi
i confini del Barbaro cancella!
Con l’anno sorga una migliore stella
a consolar gli insanguinati campi!

Tu che combatti per l’Italia bella,5
tra cupi rombi e balenar di lampi,
salve! Ed il cielo provvido ti scampi
alla sposa, alla madre, alla sorella!

Il tuo paese attende il tuo ritorno.
Tempi migliori ti saran concessi,10
se in dolce pace finirà la guerra.

I nostri voti affrettano quel giorno;
tra belle vigne e biondeggiar di messi,
ritornerete, figli della terra!