< Poesie varie (Angelo Mazza) < Sonetti
Questo testo è stato riletto e controllato.
III. L'entusiasmo
Sonetti - II. Il retto uso della musica Sonetti - IV. A Benedetto Marcello

III

L’ENTUSIASMO.

Qual ignoto mi porta impeto, e dove?
son io libero spirto o a’ membri affisso?
In un punto trasvolo etra ed abisso,
e la folgore accendo in mano a Giove.
Fors’è ’l sacro furor che fa sue prove
in me, quai vider giá Tebro ed Ilisso,
maggior del fato che a’ mortali è fisso;
maggior di lei che in su la rota move?
D’affetti intanto e di pensieri ondeggio,
in uno quasi mar che cela il lito,
e nulla fuor che vision non veggio.
Quando il confin, cui circoscrisse il dito
dell’Eterno, m’arresta; e qui vagheggio
in caligin l’idea dell’Infinito.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.