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Giovanni Pascoli - Poesie varie (1913)
Ida
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IDA
Al suo passare le scarabattole
fremono e i bricchi lustranti squillano;
e la grave padella
4col buon paiòl favella:
qual è codesta polledra, dicono,
che ancor non doma nitrisce all’aure,
e tremar tutta sembra
8nelle virginee membra?
Non sanno: e invano di lei dal povero
foco la vecchia pentola brontola:
sol la silenzïosa
12lampada sa qualcosa:
sa come a notte le vola trepida
sul foglio e arguta la penna scricchiola —
si volge al suo chiarore
16l’occhio interrogatore — ;
la reginella pensa discendere,
chè i tenui lari più non le arridono;
e già, con atto stanco,
20si scioglie il grembiuol bianco;
depone il breve serto dagli aurei
capelli, al giogo declina docile
la sua rosea cervice,
24lieta ad altrui s’addice.
Massa, 1886.
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