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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti di Gabriello Chiabrera
XXVII
PER LO PARCO ORDINATO
DA CARLO EMMANUELE
DUCA DI SAVOJA.
Poichè a nemico piè l’Alpi nevose
Chiuse Carlo, d’Italia almo riparo,
E non mai stanco in faticoso acciaro,
4Con magnanimo cor l’armi depose,
A diporto di lui, foreste ombrose
Vaghe Napee lungo la Dora alzaro,
Ove s’Eto, e Piroo l’aure infiammaro,
8April rinverda le campagne erbose.
Fama per queste nuove a scherno prende
L’antiche Tempe, e del famoso Atlante
11L’alme ricchezze il Peregrin qui scorge,
Ma svegliato dragon non le difende;
Anzi cortese allo straniero errante,
14Con larga destra il grande Eroe le porge.
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