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Vide Israel, che del Giordano al fiume Quando a' suoi gioghi Italia alma traea
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti di Gabriello Chiabrera

LXVII

Poichè il fervido suon de’ miei lamenti
     Hanno d’Europa i cavalieri a scherno,
     E quasi nebbia sollevata il verno
     4Portanlo attorno, e ne fan giuoco i venti:
Musa, che sacra fra le stelle ardenti
     Spargi d’alta letizia il ciel superno,
     Sgombra tu col valor del canto eterno,
     8Deh sgombra il gel dell’indurate menti.
Veggano i re, cui della Croce il segno
     Sacrasi in fronte; e nella sorte infesta
     11Per lei son osi ad impetrar conforto:
Veggano se mirar senza disdegno
     Il superbo Ottoman, che la calpesta,
     14Sia quasi dir, ch’ella s’adori a torto.

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