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Questo testo fa parte della raccolta Rime (Cino da Pistoia)
Poscia ch’io vidi gli occhi di costei,
Non ebbe altro intelletto che d’amore
L’anima mia, la qual prese nel core
Lo spirito gentil che parla in lei
5E consolando le dice — Tu dèi
Esser allegra, poi ti faccio onore,
Ch’io ti ragiono dello suo valore. —
Onde son dolci gli sospiri miei;
Per che in dolcezza d’esto ragionare
10Si muovono da quella, ch’allor mira
Questa donna gentil che ’l fa parlare;
E vedesi da lei signoreggiare
Ch’è sì valente, ch’altro non desira
Ch’alla sua signoria soggetta stare.
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