< Postuma
Questo testo è stato riletto e controllato.
XXIV XXVI



XXV.



Q
UANDO scesi di botte al Vaticano

Lo Svizzero di guardia raffreddato
Starnutiva in un modo così strano
4Che dissi — piove! ― e mi tirai da un lato.

    Egli intese e muggì ― Mein herr taliano
Da che paese star ti capitato?
Io pronto replicai: Son di Milano;
8E lei di grazia, in che cantone è nato?

    Lo Svizzero levò le man pelose,
M’afferrò, mi sbattè contro al portone,
11Ed arrotando i denti mi rispose:

    Ti, puzzurre, star nate in un cantone,
Ma mia città star crande e star craziose;
14Ssò Ffrascatano, ssò, prute pufone!


Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.