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XXVII
XXVI XXVIII



XXVII.



 
N

ELL’aria della sera umida e molle
Era l’acuto odor de’ campi arati
E noi salimmo insiem su questo colle
4Mentre il grillo stridea laggiù nei prati.

    L’occhio tuo di colomba era levato,
6Quasi muta preghiera, al ciel stellato;

    Ed io che intesi quel che non dicevi
8M’innamorai di te perchè tacevi.



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