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XXXV XXXVII



XXXVI.


A VENEZIA


S

EI pur bella, Venezia, in mezzo all’onde
Specchio tranquillo ai monumenti alteri!
Sei pur bella, canzon de’ gondolieri,
4Cui dal Lido muggendo il mar risponde!

    Amo, Venezia, le tue vie gioconde,
Già testimoni de' domati imperi,
Amo i palagi tuoi superbi e neri
8E le tue donne dalle treccie bionde.

    V’amo, templi ove splende ogni tesoro
E d’arti e di memorie, ove Tiziano
11Pingea fanciulle dai capelli d’oro.

    V’amo, trofei rapiti al mussulmano
Di Candia e di Morea: v’amo, v’adoro,
14Sogliole fritte e vin di Conegliano.


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