< Postuma (1905)
Questo testo è stato riletto e controllato.
Quando Giacque Gesù dal sen fecondo
XII XIV

XIII.


I Soulary.


     Quando nacque Gesù dal sen fecondo
Della vergine ebrea, l’orrida vesta
Scosse l’inverno e rinverdì giocondo
E Betlemme adorò di Dio la gesta.

     Sorse un inno d’amor dal ciel profondo,
Iddio s’unì degli uomini alla festa;
Osanna, ognun gridò, redento è il mondo!
Ma l’asino ed il bue scosser la testa.

     L’asino disse: o spalle mie, saprete
A suon di verghe se redente siete
Quando a Gerusalemme il condurrete!

     Ed il bue: le mie costole sapranno
Un giorno a Cana se redente l’hanno
Quando in bistecche me le mangeranno!

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.