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Niccolò Franco - Priapea (1541)
I
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I.
Tu, che da legger hai la maraviglia
Di questi versi miei senza vergogna
Pon giù senz’altro (che così bisogna)
4La gravitá che mostrano le ciglia!
Di Giove quì non abita la figlia,
Ch’ha le letture publiche in Bologna,
E chi in Parnaso pure o vegghia o sogna,
8N’è ben lontano più di mille miglia.
Quì non d’istorie bei tappeti o arazzi
Veder si ponno, nè cantar divino
11Che fa gli Orlandi furiosi e pazzi.
Non di damasco, nè di panno fino
Addobbati versetti, ma sol cazzi,
14Che torrebbon la foja all’Aretino.
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