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Nella nebbia
I due fanciulli La grande aspirazione
NELLA NEBBIA



E guardai nella valle: era sparito
tutto! sommerso! Era un gran mare piano,
3grigio, senz’onde, senza lidi, unito.

E c’era appena, qua e là, lo strano
vocìo di gridi piccoli e selvaggi:
6uccelli spersi per quel mondo vano.

E alto, in cielo, scheletri di faggi,
come sospesi, e sogni di rovine
9e di silenzïosi eremitaggi.

Ed un cane uggiolava senza fine,
nè seppi donde, forse a certe péste
12che sentii, nè lontane nè vicine;

eco di péste nè tarde nè preste,
alterne, eterne. E io laggiù guardai:
15nulla ancora e nessuno, occhi, vedeste.


Chiesero i sogni di rovine: — Mai
non giungerà? ― Gli scheletri di piante
18chiesero: — E tu chi sei, che sempre vai? —

Io, forse, un’ombra vidi, un’ombra errante
con sopra il capo un largo fascio. Vidi,
21e più non vidi, nello stesso istante.

Sentii soltanto gl’inquïeti gridi
d’uccelli spersi, l’uggiolar del cane,
24e, per il mar senz’onde e senza lidi,

le péste nè vicine nè lontane.

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