< Primo vere < Idillii selvaggi
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Idillii selvaggi - Initium Idillii selvaggi - Cicogne


Passa in trionfo, o splendido figlio di Semele, o nume
Lieo, dator di gioia,
ritto su ’l cocchio! Ondeggino a’ vènti fremendo le chiome
tra i pampini a te; s’agiti

5alto il tirso ne ’l pugno divino de l’indiche genti
domitore; e la nebride
penda fluttuando, e rosee ridan le carni ne ’l bacio
raggiante onde ricingele

il Sole. Passa, o Bromio, in trionfo, noi chini avvolgendo
10in un’onda di ambrosie,
noi che qui, sotto il colle!… t’alzammo un altare. Vi trema
a ’l piede un rio di limpide

acque; vi cantan le api su ’l vespro una lene canzone;
e verdi vi s’arrampican
15l’edere con secreti pispigli; e tre viti sorelle
intrecciate v’occhieggiano

da’ racemi. Ampio intanto l’autunno co’ i caldi colori
d’intorno esulta, e sonano
le vendemmie rubenti; a me tra man si torcon le strofe
20selvagge, come Tiadi;

io su le rosse bocche e su’ turgidi seni le bacio:
elle poi ratte sfuggonmi
con un riso protervo di sfida, e dileguan ne’ campi
ridendo. — O bianca Nemesi,

25bellissima tra l’Evie, a cui sbendasi Amore ne li occhi
e le Sirene cantano
su ’l labro, m’odi: fuggonci l’ore veloci su ’l capo
schernendo; e già, fantasima

grigio, brumaio ghigna da ’l norte un maligno sorriso
30di gelo: mesci, splendida
pincerna, ne’ cristalli il Falerno, l’amor dei poeti,
e ridi, e bevi e versami

fra le labbra il vermiglio licore ne’ baci… Oh i bei baci
vermigli! Oh le vermiglie
35labbra umide ne’ baci! Oh il gaio vermiglio trionfo
de’ fiori e de le foglie!…

Bevi, bianca Bassaride, e baciami, e ridi! Non siamo
dii noi che la festa ultima
celebrïamo, o Nemesi, a’ nostri selvatici amori?
40O viti, la festa ultima!…

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