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Libro terzo - Ricordo di Firenze Libro terzo - Notturnino


Là dietro i culmini arduï che surgono
come biechi fantasimi
in questa fredda chiarità lunare
c’è la mia valle verde e il mio bel mare.

5Via pe’ risi de ’l ciel lenta una nuvola
ad occidente naviga;
rompon gl’incanti de ’l silenzio amico
fruscii, pispigli; ed io qui piango e dico:

— Rosa autunnale!
10Là sotto il tasso, o luna mia gentile,
bacia per me quel marmo sepolcrale.

Mesto amaranto!
Porta ne ’l seno, o nuvola d’argento,
queste lacrime a’ fior de ’l camposanto. —

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