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Libro terzo - Vere novo Libro terzo - Ricordo di Firenze


Piove a torrenti e ne la bruna via
non passa un cane: i fanali oscillanti
su ’l fango gittan con malinconia
i lor chiarori scialbi e tremolanti.

5Strani mi parlan ne la fantasia
gli strosci de la pioggia, come pianti;
mentre che rompon la monotonia
radi i carri su ’l lastrico sonanti.

Scoppia il tuono e si perde da lontano
10co ’l cupo brontolar: vivo risplende
un lampeggìo su ’l lurido pantano…

Ma io non temo queste rabbie orrende
e coll’ombrello in pugno e ne ’l pastrano
ti sfido, o pluvio Dio. Gina m’attende.

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