< Primo vere < Libro terzo
Questo testo è completo. |
Gabriele D'Annunzio - Primo vere (1880)
Libro terzo - Piove...
◄ | Libro terzo - Vere novo | Libro terzo - Ricordo di Firenze | ► |
Piove a torrenti e ne la bruna via
non passa un cane: i fanali oscillanti
su ’l fango gittan con malinconia
i lor chiarori scialbi e tremolanti.
5Strani mi parlan ne la fantasia
gli strosci de la pioggia, come pianti;
mentre che rompon la monotonia
radi i carri su ’l lastrico sonanti.
Scoppia il tuono e si perde da lontano
10co ’l cupo brontolar: vivo risplende
un lampeggìo su ’l lurido pantano…
Ma io non temo queste rabbie orrende
e coll’ombrello in pugno e ne ’l pastrano
ti sfido, o pluvio Dio. Gina m’attende.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.