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Vesri e abbozzi (1816-19)
Nota - Versi frammenti abbozzi Nota - Abbozzi e prime stesure

I

VERSI E ABBOZZI (1816-19)


1. Le rimembranze, in quell'elenco dei suoi scritti che il Leopardi compilò il 16 novembre 1816, recano l'indicazione: «Riprovate assolutamente dall'autore»; il quale, tuttavia, oltre la copia di mano della sorella, ne conservò l'autografo, che è tra le carte napoletane. Furon pubblicate primamente dal Cugnoni (Opp. inedd. cit., II, 375); poi ancora dal Mestica (Scritti lett. cit., II, 77), che li collazionò sull'autografo.

2. Nel medesimo elenco dei propri scritti, come «da stamparsi quando si voglia», il L. cita «La dimenticanza, burletta anacreontica, 1816». La stampò prima il Piergili (Lettere a G. L., Firenze, Lemonnier, 1S78); poi il Mestica (Scritti letterari, II, 107).

3-7. Stampati negli Scritti vari cit., pp. 8-18.

8-9. Raccolti dalle prime pagine dello Zibaldone, che, iniziato nel luglio o agosto del 1817, non comincia a recar date regolari di giorno in giorno se non dalla pagina 101, ossia dall'8 gennaio 1820.

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