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VII


Qual’edera erpendo Amor mi prese

     Colle robuste sue tenaci braccia,
     E tanto intorno rigoglioso ascese,
     Che tutto mi velò l’antica faccia.
5Vago in vista e fiorito egli mi rese,
     E colle frondi sue avvien, ch’io piaccia;
     Ma se poi l’occhio alcun più a dentro stese,
     Scorge com’ei mi roda, e mi disfaccia.
Ei mi ricerca le midolle e l’ossa;
     10E sue radici, fitte in mezzo al cuore,
     Esercitan furtive ogni lor possa.
E già in più parti n’han cacciato fuore
     Gli spirti e ’l sangue, ed ogni virtù scossa;
     Tal ch’io non già, ma in me sol vive Amore.

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