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IX1


Quand’il gran Re, ch’ha sovra l’onde impero,
     Vide Venezia entro l’Adriaco Mare
     L’alte posar sue fondamenta, e stare
     Ferma a ogni scossa di furor straniero;

5Quando di senno, e di valor guerriero
     Videla in tante opre sublimi, e chiare,
     Su gl’altrui danni andar fastosa, e dare
     Temute leggi all’Oceano intero;
Or, disse, o Giove, la vetusta e bella
     10Città di Marte, ed i suoi chiari lumi
     Opponi a questa mia Città novella.
Se d’anteporre il Tebro al Mar presumi,
     Ambe le mira: indi dirai, che quella
     Gl’Uomini fabbricaro, e questa i Numi.

  1. Parafrasi del famoso Epigramma del Sannazzaro in lode di Venezia: Videret Hadriacis, ec.


Note

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