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VIII


Quando fondò dell’immortal sua sede
     Cristo di Pier sulla saldezza il Regno,
     Paolo chiamando, a lui compagno il diede,
     D’aurea lingua fornito, e d’alto ingegno.
5Sciolto al suo dir da rio servaggio il piede,
     Correan le genti di salute al segno,
     E Roma stessa, d’empietà già sede,
     Si scosse al suon del chiaro stile e degno.
Alfin Paolo morì: ma tal d’intorno
     10Sparso avea di virtù seme facondo,
     Che frutto appien ne colse Occaso, ed Orto.
Or che il grand’Orator fa a noi ritorno,
     E il rimiriam, Signore, in te risorto,
     Ov’è da soggiogarsi un altro Mondo?

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