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XI


Quando vibrò da’ vostri lumi Amore
     Il primo nel mio sen dardo fatale,
     Cercai nel petto, ed a ferirmi il cuore
     Trovar non seppi onde passò lo strale.
5Credei del mio pensier segnato errore
     Del dardo il colpo, e della piaga il male,
     Ma conobbi all’interno aspro dolore
     Esser la piaga mia vera e mortale.
Saper l’alta cagion l’anima volle
     10Di portento sì grande, e affise in voi
     Di più lacrime il ciglio asperso e molle.

Mi apparve Amor, che pria riaguardovvi, e poi
     Così mi disse: Eh non t’avvedi, o folle,
     Che questa è la virtù degli occhi suoi!

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