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VII


Quest’erto colle, che di nuovi allori
     Oggi miriamo, e di bei mirti cinto,
     Fu da i prischi d’Arcadia almi Pastori
     Con giuochi, e sacrifici ognor distinto.
5Qui sparse il crin di nobili sudori
     Ercole allor, che da giusta ira spinto,
     Le tolse vacche ritrovando, e i tori,
     Al suol gettò l’empio ladrone estinto.
Or sciolgan pur l’usato canto adorno
     10L’Arcadi Muse, e in questi erbosi scanni
     Lodin lui, che apprestò sì bel soggiorno.
Nè più d’Alcide i favolosi affanni;
     Ma sol d’Olinto i veri pregi intorno
     S’odano, e viva oltra il confin degli anni.

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