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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Giuseppe Ercolani


IV1


Questa dell’Universo Arbitra e Diva
     Che sovra ogn’altra al gran Fattor diletta,
     E pria del Mondo a prò del Mondo eletta,
     Da solitaria ascende orrida riva:
5Questa è la Bella, che di Dio la viva
     Progenie eterna ha in uman vel ristretta,
     E a lei congiunta alteramente e stretta
     Tant’oltre và, che all’infinito arriva.
Ben vorria l’alma desiosa, e intensa
     10Girsen con ella ove il gran volo estende,
     Ma di poggiar sì alto indarno pensa.

Che nè pur essa se medesma intende;
     Nè quanta chiude alta virtude immensa,
     E le sue mete il solo Dio comprende.

  1. Tanta fuit dignitas Virginis, ut soli Deo cognoscenda reservetur. — S. Bernardinus.


Note

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