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Un bosco di coralli in que' confini O terror d'ogni rete e d'ogni nassa
Questo testo fa parte della raccolta Poesie varie (Marino)/I sonetti amorosi


xlii

dono di pesci

     Questo cesto d’echini e questa sporta
di pesci colma, invece di saluto,
or che dal mar di Baia egli è venuto,
Ofelte, o Cromi, il pescator ti porta.
     Tu non schifar, cortese ninfa accorta,
del fido amante il povero tributo:
havvi il pesce squamoso, havvi il barbuto,
v’ha quel con coda d’angue aspra e ritorta.
     Mira fra lor quel picciolin, che mista
ha di verde la spoglia ed, ancor vivo,
sparso rosseggia di purpurea lista.
     Egli dal piú fecondo e piú lascivo
membro del re s’appella. Ah! tu fai vista,
ritrosa, non saper nome sí schivo!

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