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INTERMEZZO STORICO
Quel tempo era il preludio
D’un’epopea divina;
Correa sul mondo un alito
Di vita agitator.
5Come le vaste cupole
Dell’Era Bizantina
Parean costrutti i cranii
Degli uomini d’allor.
S’udian tuoni e tempeste
10Di catapulte, e urtavansi
Scudi, mazze, cimier;
Per le forate teste
Irradiava nell’anime
La santa alba del Ver.
15La vecchia età de’ secoli
Parea tornare bionda;
Crescea nell’uomo il giglio
Della serena fe’;
Era concilio ed agape
20La Tavola Rotonda,
Religïosa trïade:
Iddio, la Dama, il Re.
O Titàni! O Baroni!
O Guerrini! O Pàlamidi!
25Magna stirpe d’Artù!
Prodigi! visïoni!
Miracoli! miracoli!
Che non vedremo più!
Di quell’età fantastica
30O poesia stupenda!
O canto, o Verbo, o rapsode
Genio fascinator!
Simile al Dio degli esseri,
Un Dio della leggenda
35Creava forme e spiriti
Di ténebra e d’amor.
Genti balde e beate
Ponean mente alle favole
Dell’Orca e del Dimon,
40E piene il cuor di fate,
Di sirene e di lèmuri,
Facevano orazion.
Tale in un cerchio magico
Puro da immonda labe,
45L’uomo crescea fortissimo
Colla fede nel cor.
L’opra del primo scettico
Fu di negar le fiabe,
Poscia negò il Demonio,
50Poscia negò il Signor.
Sì! coll’antica fola
Sorgea quel giusto popolo
Chiamato da Gesù;
Il canto e la parola,
55L’amore e la giustizia,
L’onore e la virtù.
Sorgeva il Sid purpureo
Come una calda aurora,
Simiglïante ad aquila,
60Nel furïoso vol;
E l’inspirato monaco
Che sul collo dell’ora
Carcava i pesi plumbeï
Del suo primo oriuol.
65Tutto era gloria! Il lezzo
Forbìa dei negri secoli
La guerrïera età;
E un fraticel d’Arezzo
Strillava in cima agli organi:
70Ut, re, mi, fa, sol, la.