< Re Orso < Leggenda seconda
Questo testo è stato riletto e controllato.
Leggenda seconda – 7. Lo spettro
Leggenda seconda - 6 Morale


LO SPETTRO






Son sette secoli - che a mezzanotte,

Appena scoccano - dodici botte
Sull’orïuol,

Passa un fantasima - che fa del mondo
5Il giro tondo

Opposto al sol.


Terror dei talami - e delle cune,

Quando risplendono - le torve lune
Nel fosco ciel,

Allora appaiono - a chi non dorme
55Le morte forme
Fuor dall’avel.

Gli rode un vermine - palato e lingua;
Pur sul suo scheletro - par non s’estingua
La carne ancor.


Quel suo cadavere - imbalsamato
60Spande un beato
D’aromi odor.

Come da fetido - mortal mïasma
Fugga dai balsami - di quel fantasma
Ogni cristian.


Se a notte un mistico - profumo è sorto
65Certo quel morto

Non è lontan,


E allor bagnatevi - coll’acqua santa,

E la reliquia - che i spettri incanta
Prendete in man.

Poi dite all’orrido - fantasma impuro

70Questo scongiuro:


Re Orso

Ti schermi
Dal morso

De’ vermi.


Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.