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Arrigo Boito - Re Orso: fiaba (1902)
Leggenda seconda – 7. Lo spettro
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LO SPETTRO
Son sette secoli - che a mezzanotte,
Appena scoccano - dodici botte
Sull’orïuol,
Passa un fantasima - che fa del mondo
5Il giro tondo
Terror dei talami - e delle cune,
Quando risplendono - le torve lune
Nel fosco ciel,
Allora appaiono - a chi non dorme
55Le morte forme
Fuor dall’avel.
Gli rode un vermine - palato e lingua;
Pur sul suo scheletro - par non s’estingua
La carne ancor.
Quel suo cadavere - imbalsamato
60Spande un beato
D’aromi odor.
Come da fetido - mortal mïasma
Fugga dai balsami - di quel fantasma
Ogni cristian.
Se a notte un mistico - profumo è sorto
65Certo quel morto
E allor bagnatevi - coll’acqua santa,
E la reliquia - che i spettri incanta
Prendete in man.
Poi dite all’orrido - fantasma impuro
Re Orso
Ti schermi
Dal morso
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