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Isabella Andreini - Rime (1601)
Madrigale CXVI
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MAD. CXVI.
P
Erche l’empia ferita, Che mi facesti co’ begli occhi al core
M’apporta aspro dolore,
Tù credi, ch’io pur deggia
Per soverchio martir perder la vita;
O quanto il crudo tuo pensier vaneggia,
Ch’alhor sana il languente
Quando ’l dolor ne le ferite sente.
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