< Rime (Andreini)
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Madrigale V
Sonetto XV Madrigale VI

MADR. V.


I
L mio vago homicida

Al ferir pronto, ed al sanarmi tardo
     Dopo un sospirar vano,
     Un desiar, un vaneggiar insano
     Più che mai bello volge à me lo sguardo:
     Poi come lampo fugge.
     Così gli occhi m’abbaglia, e ’l cor mi strugge.

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