< Rime (Andreini)
Questo testo è stato riletto e controllato.
Madrigale XVII
Madrigale XVI Sonetto XLI

MADR. XVII.


A
Mor d’amor ardea

De la vezzosa, e bella
     Amorosa Nigella;
     Ed à lei come à riverita Dea
     (Lasso) fè sacrifizio del mio core.
     Ahi sorte iniqua, e rea.
     Di Nigella è l’honore,
     Di Cupido la gloria, e mio ’l dolore.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.