< Rime (Andreini)
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Sonetto CXLVI
Madrigale CIII Sonetto CXLVII

SONETTO CXLVI.


Q
Uando à’ raggi d’Amor pria si scaldaro

Gli accesi spirti, due lucenti stelle
     Sovra l’uso mortal serene, e belle
     L’infocato desìo nel cor destàro.
Poscia d’un novo Sole altero, e raro
     Vidi le lucidissime fiammelle
     Sfavillar sì, che ben conobbi in quelle,
     Ch’ogn’altro lume fù men dolce, e chiaro;
Anzi al celeste folgorar m’accorsi,
     Ch’altro non fù, che tenebre, ed horrore
     L’amato lume, che da prima io scorsi;

Ond’al beàto angelico splendore
     Di quella fiammeggiante luce io corsi,
     Luce, ond’arde d’amor l’istesso Amore.

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