< Rime (Andreini)
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Sonetto CXV
Sonetto CXIV Sonetto CXVI

SONETTO CXV.


S
On pur note di Tirsì. ei pur di Fille

Qui segnò ’l nome. quì pur dice Amore
     M’arderà sempre per te Filli il core,
     Io ciò pur leggo in mille piante, e mille.
Ed hor versa di pianto amare stille
     Per altra Ninfa, ed hor l’empio Pastore

     Al dolce sussurrar di placid’ore
     Canta la bella sua cruda Amarille.
Sì dicea Filli, e sì la doglia acerba
     In lei potèo; che d’un sudor gelato
     Tutta cospersa cadde in grembo à l’herba;
Poi vinta dal furor si svelse il crine,
     Squarciossi il petto, e cominciò, l’ingrato.
     Ma non seguì, che ’l duolo al dir diè fine.

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