< Rime (Andreini)
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Sonetto CXXXIX
Sonetto CXXXVIII Madrigale XCI

SONETTO CXXXIX.


S’
Infinito gioir mal chiude un core

Spirto gentil come ’l tuo canto dice;
     S’alcun è pur, ch’amando sia felice
     Solo versi per gli occhi il piacer fuore.
Di spiegar lagrimando il suo dolore
     Al vero Amante, al saggio Amante lice;
     Male dolcezze palesar disdice.
     Di silenzio, e di fede amico è Amore.
Tù che bel volto amando agghiacci, ed ardi
     Sai, che le gioie sue celar pur brama
     Ei, che n’accende al cor’ alto desire.
Scopran gli interni affetti i puri sguardi.
     Tacendo goda chi ben serve, ed ama.
     Che chi non sà tacer non sà gioire.

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