< Rime (Bembo)
Questo testo è completo.
Ov'è, mia bella e cara e fida scorta
Or hai de la sua gloria scosso Amore L'alto mio dal Signor tesoro eletto

CXLIX.

Ov’è, mia bella e cara e fida scorta,
l’usata tua pietà, che sol mi lassi
al camin duro, ai perigliosi passi,
da me cotanto dilungata e torta?4

Vedi l’alma, che trema e si sconforta
per lo tuo dipartire, e ‘n prova stassi
d’abandonarmi e sfida i membri lassi,
per seguir te, qual viva, or così morta.8

Ben le dice mio cor: – chi t’assecura?
e forse a lei sua pace turberai,
che di nostra salute in cielo ha cura –.11

Ella: – che fo più qui? – risponde – mai
sostegno tale e ben tanto e ventura
perdé null’altra, e tu misero il sai.14

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.