< Rime (Bembo)
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Qual meraviglia, se repente sorse
O d'ogni mio penser ultimo segno Lieta e chiusa contrada, ov'io m'involo

LXV.

Qual meraviglia, se repente sorse
del volgar nostro in te sì largo fonte,
Strozza mio caro, a cui del latin forse
vena par non bagnava il sacro monte?
Sì rara donna in vita al cor ti corse5
per trarne fuor rime leggiadre e conte,
che poria de le nevi accender foco
e di Stige versar diletto e gioco.

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