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Pietro Bembo - Rime (1530)
Qual meraviglia, se repente sorse
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LXV.
Qual meraviglia, se repente sorse
del volgar nostro in te sì largo fonte,
Strozza mio caro, a cui del latin forse
vena par non bagnava il sacro monte?
Sì rara donna in vita al cor ti corse5
per trarne fuor rime leggiadre e conte,
che poria de le nevi accender foco
e di Stige versar diletto e gioco.
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