< Rime (Bembo)
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Se ‘n dir la vostra angelica bellezza
Poi che ‘l vostr'alto ingegno Gioia m'abonda al cor tanta e sì pura

LXXI.

Se ‘n dir la vostra angelica bellezza,
neve, or, perle, rubin, due stelle, un sole,

subietto abonda e mancano parole,
a chi sua fama e veritate apprezza,4

quai versi agguaglieran l’alta dolcezza,
ch’ogni avaro intelletto appagar sòle
di chi v’ascolta, e l’altre tante e sole
doti de l’alma, e sua tanta ricchezza?8

Colui, che nacque in su la riva d’Arno
e fece a Laura onor con la sua penna,
direbbe a sé: – tu qui giugner non pòi –.11

Perché se questo stile solo accenna,
non compie l’opra e ne fa pruova indarno,
il mio diffetto ven, Donna, da voi.14

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