< Rime (Bembo)
Questo testo è completo.
Se mai ti piacque, Apollo, non indegno
Sì divina beltà Madonna onora Se in me, Quirina, da lodar in carte

CXXXV.

Se mai ti piacque, Apollo, non indegno
del tuo divin soccorso in tempo farmi,
detta ora sì felici e lieti carmi,
sì dolci rime a questo stanco ingegno,4

che ‘n ragionar del caro almo sostegno
de la fral vita mia possa quetarmi,
le cui lode, e scemar del vero parmi,
foran al Mantovan troppo alto segno:8

la donna, che qual sia tra saggia e bella
maggior non pò ben dirsi, e sola agguaglia,
quanti fur del ciel doni unqua fra noi,11


ch’io tanto onorar bramo; e se forse ella
non have onde gradirmi, almen mi vaglia,
ch’io vivo pur del sol degli occhi suoi.14

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.